Descrizione
L’edificio si salda ad una serie di fabbricati attigui con i quali forma un unico complesso, in fase di ripristino e riqualificazione nel corso degli ultimi anni. Di particolare interesse risultano i locali addossati ai lati nord e ovest della chiesa, pertinenti ad un ex convento di Frati Francescani. La poca documentazione a disposizione consente di effettuare solo ipotesi relative alla cronologia specifica della chiesa e al suo rapporto con l’edificazione del Convento. Quest’ultimo risulta eretto nel XVII secolo per volontà di Isabella, consorte del Conte di Sedilo Gerolamo Cervellon e figlia di Pietro Onofrio, feudatario dell’Incontrada di Bonvehì. La costruzione dell’edificio è effettuata su terreni e con elargizioni messe a disposizione dalla committente. Dai documenti emergerebbe che il convento fu eretto a poca distanza da una chiesa intitolata alla Vergine d’Itria, ma l’analisi della disposizione dei fabbricati e dei paramenti murari ha portato a ipotizzare che il convento sia sorto intorno ad una chiesa preesistente, inglobandola poi successivamente.
L’attuale chiesa di Santa Maria degli Angeli adotta l’icnografia ad aula longitudinale con nicchie aperte in spessore di muro. Il presbiterio ha pianta quadrangolare. Una serie di altari lignei o marmorei occupano gli spazi di risulta dell’aula, così come scandito da balaustra marmorea è lo spazio del presbiterio, leggermente rialzato, che ospita un pregevole altare marmoreo anch’esso. In controfacciata, al di sopra del portale di ingresso, trova posto una tribuna alla quale oggi si accede mediante una scala esterna, ma in antico aveva accesso diretto dal Convento attraverso uno stretto corridoio con scala. La chiesa è voltata a botte con sottarchi che scandiscono lo spazio.
La facciata è scandita da paraste angolari che rinserrano lo spazio e da cornici orizzontali che scandiscono il prospetto in tre fasce. Nella parte bassa si apre il portale d’accesso, sottolineato da architrave e piedritti in pietra calcarea. In asse con il varco di ingresso, e al di sotto di una grande finestra, si trova uno stemma dei Frati Francescani che reca due braccia incrociate di cui una vestita del saio e l’altra nuda, entrambe corredate da Stimmate.
In anni recenti sono stati messi in atto numerosi interventi di consolidamento e manutenzione della chiesa e dell’attiguo Convento, realizzati attraverso analisi diagnostiche e azioni volte alla migliore comprensione delle fasi evolutive del complesso oltre che funzionali alla sua salvaguardia.